Contratto a canone libero: cos’è e come funziona

contratto a canone libero

Uno degli elementi più fondamentali di un affitto è ovviamente il contratto, che stabilisce in modo preciso la relazione fra proprietario di casa e affittuario. In questo breve approfondimento, vedremo nel dettaglio cos’è e come funziona il contrato a canone libero, una delle tipologie di contratto per affitto immobiliare più utilizzate in Italia.

Che cos’è il contratto a canone libero?

Il contratto di locazione a canone libero è un tipo di contratto di locazione abitativa non transitorio (o affitto) fra un soggetto che mette a disposizione un immobile (locatore) ad un altro soggetto (detto conduttore) dietro pagamento di un canone liberamente concordato dalle parti (il famoso “canone libero”, appunto). Detto più semplicemente, il proprietario di casa e l’inquilino possono concordare fra loro l’entità dell’affitto, a patto di rispettare la normativa in merito alla durata del contratto e la tipologia di immobili prevista per questo tipo di locazione.

Il contratto a canone libero è conosciuto anche come contratto 4+4, perché di norma la durata è stabilita in 4 anni con la possibilità di prorogare la locazione per altri 4.

Quali immobili sono esclusi dal contratto a canone libero?

Non tutti gli immobili possono essere messi in affitto con un contratto a canone libero. La normativa vigente infatti esclude le seguenti tipologie:

  • Unità immobiliari di pregio presenti nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9
  • Immobili predisposti per l’edilizia popolare pubblica
  • Immobili di villeggiatura
  • Unità immobiliari non accatastate come abitazioni

L’uso abitativo dovrà essere comprovato dal certificato di agibilità e dall’attestato di prestazione energetica (APE) rilasciato da un professionista abilitato ed in corso di validità, pena la nullità dell’accordo fra le parti.

Qual è la durata di un contratto a canone libero?

Per i contratti a canone libero, la normativa stabilisce una durata minima di quattro anni. Al termine di questo periodo, la legge prevede il rinnovo automatico del contratto per ulteriori quattro anni, con ovviamente la possibilità di recedere rispettando i termini del preavviso di sei mesi.

Qual è la differenza fra canone libero e canone concordato?

E’ possibile notare due differenze principali fra le due forme di contratto:

Durata della locazione: il contratto a canone libero prevede una durata minima di quattro anni iniziali, con possibilità di proroga per altri quattro. Il canone concordato invece, secondo la normativa, non può avere una durata inferiore ai 3 anni con proroga biennale di diritto alla scadenza

Canone: la tipologia di contratto oggetto di quest’articolo permette di concordare fra le parti l’ammontare mensile dell’affitto, mentre il canone concordato si basa su quanto stabilito dagli accordi territoriali fra le organizzazioni dei proprietari e quelle dei conduttori, che indicheranno delle fasce minime e massime per il prezzo dell’affitto. Il vantaggio, per il proprietario di casa, è offerto da un regime fiscale particolarmente premiante che può ridurre notevolmente l’ammontare dalle tasse generate dall’immobile.

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