Nel cuore del Friuli Venezia Giulia, Trieste rappresenta una città unica, ricca di storia e con un mercato immobiliare in costante evoluzione. Decidere di vendere una proprietà in questa affascinante città può essere un’ottima mossa, sia per chi cerca un ritorno sull’investimento sia per chi desidera cambiare vita. Tuttavia, vendere un immobile a Trieste, come in qualsiasi altra parte d’Italia, richiede la preparazione e la presentazione di specifici documenti, indispensabili per rendere la transazione legale, trasparente e sicura per tutte le parti coinvolte.
Ma niente paura! Come agenzia immobiliare a Trieste, abbiamo compilato una lista completa di tutta la documentazione necessaria per vendere la tua casa a Trieste e qualche indicazione su come procurarseli.
- APE – Attestazione Prestazione Energetica
- Planimetria e visura catastale
- Atto provenienza
- Visura ipotecaria – Foglio C tavolare
- Certificato di Abitabilità
- Conformità impianti
- Permesso costruire
- Stato civile
- Carta d’identità e codice fiscale
- Prova delle spese condominiali pagate
- Gli ultimi verbali delle assemblee condominiali
- Regolamento di condominio
Non sono certamente pochi! Vediamo ora nel dettaglio i vari documenti richiesti:
APE
Ovvero l’Attestato di Prestazione Energetica, è un documento obbligatorio per vendere un immobile in cui vengono descritte le prestazioni energetiche dell’immobile con una lettera che va da A a G.
Per ottenerlo bisogna rivolgersi ad un tecnico abilitato che a seguito di un sopralluogo provvederà a redigere l’attestato per poi registrarlo presso il catasto energetico regionale. L’Attestato di Prestazione Energetica ha validità di 10 anni dalla data del rilascio ma la perde nel caso in cui ci siano modifiche che vanno a modificare le caratteristiche energetiche dell’immobile (sostituzione dei serramenti, della caldaia, ecc.)
Dato il crescente interesse per le tematiche ambientali e l’aumento dei costi energetici, negli ultimi anni è diventato un importante fattore per la valutazione dell’immobile a Trieste e non solo.
Planimetria e visura catastale
Si tratta della pianta in scala dell’immobile che è stata presentata al catasto.
Bisogna verificare che lo stato di fatto dell’immobile sia rappresentato correttamente sulla planimetria, come ad esempio la sistemazione delle porte, la posizione dei muri, le finestre, il numero di stanze e tutte le altre caratteristiche della casa, ci sono casi in cui la difformità catastale può rendere l’atto di compravendita nulla, non prendere la cosa alla leggera, se ci sono delle situazioni poco chiare consulta un tecnico.
Nella visura vengono invece indicati, nomi del proprietario, consistenza (numero vani, mq) e rendita catastale (base imponibile dell’immobile), sulla quale vengono calcolati IMU e imposta di registro.
Entrambi i documenti possono essere richiesti al catasto sia di persona che online.
Si raccomanda di controllare sempre la categoria catastale, per evitare spiacevoli sorprese.
Atto di provenienza
Si tratta dell’ultimo atto di compravendita dell’immobile. Questo documento è fondamentale perché attesta chi è il proprietario e ci sono tutte le informazioni relative all’immobile come le pertinenze, quote millesimali, servitù e altro. L’atto di provenienza è un atto pubblico, e può essere richiesto al notaio che lo ha redatto o recuperato agli uffici del tavolare.
Decreto tavolare
Usato solo a Trieste ed in poche altre province in cui esiste ancora il sistema catastale tavolare (l’antico catasto austro-ungarico), è un documento indispensabile nel caso in cui l’acquirente debba richiedere un mutuo.
Visura ipotecaria – Foglio C tavolare
Questo documento viene rilasciato dall’Agenzia delle Entrate e serve a certificare che sull’immobile non ci sono ipoteche o pignoramenti in corso.
Può essere richieste attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate.
La situazione ipotecaria può essere anche verificata sul Foglio C della partita del tavolare del tuo immobile. E’ da notare che può capitare che alcune ipoteche iscritte in un comune privo di tavolare non vengano poi trascritte sul foglio C, ma si tratta di un’evenienza abbastanza rara.
Permesso di costruire
L’autorizzazione concessa dal comune per la costruzione dell’immobile. Viene sempre richieste per le pratiche del mutuo.
Certificato di Abitabilità
Viene rilasciato dal Comune e certifica che l’immobile è atto all’uso abitativo. Anche questo documento è indispensabile per il mutuo.
Conformità impianti
Si tratta di una serie di documenti che attestano la conformità degli impianti idraulico, termico ed elettrico nel rispetto della normativa vigente. Viene rilasciato dall’azienda che ha eseguito i lavori.
Non è obbligatorio per la vendita, ma viene quasi sempre richiesto dai potenziali acquirenti.
Regolamento di condominio
Questo documento viene chiesto all’amministratore ed elenca tutte le regole vigenti nel palazzo.
Preventivo/consuntivo delle spese condominiali
Anche questo va richiesto all’amministratore e attesta le spese pagate nell’ultimo esercizio e le spese previste nel prossimo.
Liberatoria spese condominiali
Questa dichiarazione certifica che al giorno dell’emissione non vi siano debiti da parte del proprietario dell’appartamento verso il condominio, ed è indispensabile presentarne una copia al momento del rogito.
Certificazione stato civile
Può essere richiesta in centro civico ed è anche questo indispensabile per il rogito.
Documenti personali
Semplicemente carta di identità e codice fiscale validi del proprietario.
Controlla che non siano scaduti!
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